XV Edizione del Festival della Fotografia Etica! Acquista il tuo biglietto ✨
La giuria per le categorie Master Award,
Spotlight Award, Short Story Award, e Student Award è composta da: Alexa Keefe, Elizabeth Krist, Alberto Prina, e Aldo Mendichi.
La giuria per le categoria Single Shot Award e Non Profit Award è composta da: Aldo Mendichi, Alberto Prina, e Laura Covelli.
Alexa Keefe è photo editor a capo del dipartimento che si occupa di fauna selvatica presso il National Geographic Magazine. Grazie al suo lavoro contribuendo a modellare la narrazione visiva delle storie cross-platform legate alla conservazione, alla storia naturale e all’intersezione tra esseri umani e animali. È entrata a far parte di National Geographic nel 2011 come produttrice di fotografia e successivamente è diventata una delle editor fondatrici di Proof, la serie digitale pluripremiata di National Geographic che mette in luce le esperienze dei narratori visivi di tutto il mondo. È affiliata alla International League of Conservation Photographers e ha fatto parte della giuria per il GDT European Wildlife Photographer of the Year, il PAF2 Environmental Photography Award, il College Photographer of the Year e il premio ZEKE del Social Documentary Network. È stata inoltre relatrice e leader di workshop all’Indian Photo Festival. Il suo lavoro di photo editing è stato riconosciuto dalla National Press Photographers Association, da Pictures of the Year International e dalla Society of Publication Designers.
Elizabeth Krist è stata photo editor per la rivista National Geographic per oltre 20 anni ed è attualmente membro del consiglio di Women Photograph e del W. Eugene Smith Fund. Collabora spesso con CatchLight e con l’Eddie Adams Workshop ed è contributing editor per il Virginia Quarterly Review. Ha lavorato come freelance per The New Yorker e Magnum Photos, è stata co-curatrice di quattro installazioni di Photoville e insegna presso l’ICP. Recentemente ha collaborato con la Magnum Foundation, Leica, Apple e la Joop Swart Masterclass per il World Press.
Originaria della provincia di Alberta, Amber Bracken fotografa principalmente in Nord America per rappresentare le questioni globali nel contesto in cui vive. Il suo lavoro esplora le intersezioni tra razza, ambiente, cultura e colonizzazione. E’ specializzata in narrazioni basate sulle relazioni consolidate e storicamente contestualizzate che hanno come fulcro le persone e le loro storie. Il suo lavoro recente si è concentrato sul trauma intergenerazionale nei giovani Cree, sulla rioccupazione di Wet’suwet’en e sulle lotte per il diritto alla terra, sulla sovrarappresentazione degli indigeni senza casa, sfollati dai loro territori storici. Si interroga inoltre sull’impatto delle questioni razziali all’interno della sua stessa famiglia.
Lavora con National Geographic, The Globe and Mail, The Wall Street Journal, BuzzFeed, Maclean’s, ESPN e The New York Times. Amber ha vinto due volte il World Press: nel 2017 e nel 2022, quando è stata insignita con il premio per la foto dell’anno. Nel 2020, Bracken ha ricevuto il Charles Bury President’s Award dalla Canadian Association of Journalists per i suoi eccezionali contributi al giornalismo in Canada a copertura della crisi di Wet’suwet’en per la rivista The Narwhal. Bracken stava lavorando grazie ad un assegnato per The Narwhal quando è stata arrestata e nel 2022 le è stato riconosciuto il premio Pen Canada/Ken Filkow per il suo lavoro in quell’area e per aver promosso la libertà di espressione in Canada.
Laura Covelli è curatrice delle mostra del Festival della Fotografia Etica.
Ha iniziato la sua carriera professionale presso le Nazioni Unite lavorando nei settori della comunicazione visiva, del marketing e della responsabilità sociale delle imprese. Da sempre è coinvolta in attività di alfabetizzazione visiva attraverso programmi realizzati in collaborazione con fotografi, istituzioni, scuole e organizzazioni no-profit.
Lavora al Festival da 10 anni dove coordina e supervisiona anche i programmi Educational rivolti a studenti e insegnanti, il World Report Award|Documenting Humanity, il concorso internazionale organizzato dal Festival, e l’Open Call per il no-profit mondo. Svolge attività didattica con particolare attenzione alla fotografia sociale e al reportage.
Alberto Prina è il fondatore dell’associazione fotografica Gruppo Fotografico Progetto Immagine, l’organizzazione no-profit che sostiene il Festival della Fotografia Etica. Alberto è il direttore dell’evento e l’ideatore del Festival Itinerante, una raccolta di mostre prodotte a Lodi che viaggiano attraverso l’Italia e l’Europa. Lavora anche come curatore di mostre, revisore di portfolio, membro di giuria in concorsi internazionali e come fotografo di reportage per organizzazioni no-profit sviluppando progetti nel campo della comunicazione fotografica, multimediale e della fotografia collaborativa. Organizza inoltre corsi e workshop.
Aldo Mendichi comincia ad appassionarsi alla fotografia nel 2004, quando sin da subito si interessa alla fotografia di reportage sociale. Dopo aver frequentato diversi corsi a vari livelli, nel 2007 con Alberto Prina inizia un progetto di documentazione della situazione nord-irlandese.
È uno dei coordinatori del Festival della Fotografia Etica dal 2010 insieme ad Alberto Prina. È stato membro della giuria del World Report Award dal 2011 al 2021, premio assegnato nell’ambito del Festival. Nel mese di aprile 2016 ha fatto parte a Mosca della giuria internazionale del Premio Stenin.
Fa parte della redazione della rivista di reportage online Ludesan Life (www.ludesanlife.it), testata che racconta storie della provincia lodigiana, ideata dal Gruppo Fotografico Progetto Immagine.