Guria World Report Award

Documenting Humanity 2024

2024 WORLD REPORT AWARD - GIURIA

Al fine di offrire la massima qualità di valutazione e la massima visibilità professionale a tutti i partecipanti,
la giuria del World Report Award 2024 è stata composta dai seguenti esperti:

La giuria per le categorie Master Award,
Spotlight AwardShort Story Award, e Student Award è composta da: Jeffrey Henson ScalesSandra M. Stevenson, Amber BrackenAlberto Prina,Aldo Mendichi.

La giuria per le categoria Single Shot Award e Non Profit Award è composta da: Aldo Mendichi, Alberto Prina,Laura Covelli.

Jeffrey Henson ScalesJeffrey Henson Scales
Jeffrey Henson Scales
Jeffrey Henson ScalesPhotography Editor del The New York Times

Jeffrey Henson Scales è un fotografo indipendente, nonché un pluripremiato redattore fotografico del New York Times e co-editore della sezione speciale annuale “Year in Pictures” per oltre una dozzina di anni. Ha inoltre creato e curato la rubrica fotografica “Exposures”. È autore di due libri di fotografie, di cui il suo libro più recente “In A Time of Panthers, The Early Photographs” è un archivio di fotografie recentemente scoperto che Henson Scales ha realizzato da adolescente sull’emergere del Partito delle Pantere Nere negli anni ’60 a Oakland.

Henson Scales ha lavorato come documentarista freelance e fotografo commerciale: le sue immagini sono state esposte negli Stati Uniti e in Europa e sono apparse in numerose riviste di fotografia, libri e antologie, nonché nelle collezioni permanenti di musei tra cui: The Museum of Modern Art, The Museum of Fine Arts, Houston, The City Museum, New York, The George Eastman House, Minneapolis Institute of Art, Weisman Museum of Art, Indianapolis, Museum of Art, Newfields e The Baltimore Museum of Art.

Sandra M. StevensonSandra M. Stevenson
Sandra M. Stevenson
Sandra M. StevensonVicedirettrice della fotografia per il Washington Post, specializzata in questioni internazionali, climatiche, di salute e scientifiche

Sandra M. Stevenson è una scrittrice pluripremiata, visual editor e curatrice del dipartimento di fotografia del Washington Post. In qualità di vicedirettore della fotografia, gestisce un portfolio che comprende tematiche internazionali, climatiche, sanitarie e scientifiche. Prima di entrate al Washington Post Stevenson ha lavorato alla CNN, dove ha gestito un team di photo editor incaricati di curare l’homepage del sito. Ha lavorato inoltre a storie e newsletter, nonché a progetti speciali. Prima della CNN, è stata al New York Times, dove ha supervisionato il team dei photoeditor digitali nella sezione cronaca e ha lavorato sui contenuti visivi per Race/Related and the Gender, oltre a progetti esclusivi come “Overlooked” e “This Is 18”. Dopo aver conseguito una laurea in lingua e letteratura inglese presso la Syracuse University, Stevenson ha trascorso quattro anni lavorando alla NBC. In seguito, è diventata coordinatrice del programma per la Black Filmmaker Foundation. Durante questa permanenza si è impegnata profondamente nell’aiutare le persone di colore a entrare nell’industria cinematografica a vari livelli. Stevenson è poi tornata nel settore dell’informazione, assumendo una posizione presso l’Associated Press, dove ha trascorso otto anni passando da assistente fotografica alla supervisione della copertura di notizie fotografiche per l’America Latina e i Caraibi. Ha continuato a lavorare in quell’ambito e ha inoltre conseguito una laurea specialistica in multimedia presso l’Università di Tolosa in Francia. Stevenson ha contribuito alla scrittura del libro “Unseen: Unpublished Black History from The New York Times Photo Archives”. È stata photoeditor e co-curatrice del libro “This Is 18”.

Amber BrackenAmber Bracken
Amber Bracken
Amber BrackenFotografa

Originaria della provincia di Alberta, Amber Bracken fotografa principalmente in Nord America per rappresentare le questioni globali nel contesto in cui vive. Il suo lavoro esplora le intersezioni tra razza, ambiente, cultura e colonizzazione. E’ specializzata in narrazioni basate sulle relazioni consolidate e storicamente contestualizzate che hanno come fulcro le persone e le loro storie. Il suo lavoro recente si è concentrato sul trauma intergenerazionale nei giovani Cree, sulla rioccupazione di Wet’suwet’en e sulle lotte per il diritto alla terra, sulla sovrarappresentazione degli indigeni senza casa, sfollati dai loro territori storici. Si interroga inoltre sull’impatto delle questioni razziali all’interno della sua stessa famiglia.

Lavora con National Geographic, The Globe and Mail, The Wall Street Journal, BuzzFeed, Maclean’s, ESPN e The New York Times. Amber ha vinto due volte il World Press: nel 2017 e nel 2022, quando è stata insignita con il premio per la foto dell’anno. Nel 2020, Bracken ha ricevuto il Charles Bury President’s Award dalla Canadian Association of Journalists per i suoi eccezionali contributi al giornalismo in Canada a copertura della crisi di Wet’suwet’en per la rivista The Narwhal. Bracken stava lavorando grazie ad un assegnato per The Narwhal quando è stata arrestata e nel 2022 le è stato riconosciuto il premio Pen Canada/Ken Filkow per il suo lavoro in quell’area e per aver promosso la libertà di espressione in Canada.

Laura CovelliLaura Covelli
Laura Covelli
Laura CovelliCuratrice del Festival e Coordinatrice del programma Educational

Laura Covelli è curatrice delle mostra del Festival della Fotografia Etica.
Ha iniziato la sua carriera professionale presso le Nazioni Unite lavorando nei settori della comunicazione visiva, del marketing e della responsabilità sociale delle imprese. Da sempre è coinvolta in attività di alfabetizzazione visiva attraverso programmi realizzati in collaborazione con fotografi, istituzioni, scuole e organizzazioni no-profit.
Lavora al Festival da 10 anni dove coordina e supervisiona anche i programmi Educational rivolti a studenti e insegnanti, il World Report Award|Documenting Humanity, il concorso internazionale organizzato dal Festival, e l’Open Call per il no-profit mondo. Svolge attività didattica con particolare attenzione alla fotografia sociale e al reportage.

Alberto PrinaAlberto Prina
Alberto Prina
Alberto PrinaCoordinatore del Festival della Fotografia Etica

Alberto Prina è il fondatore dell’associazione fotografica Gruppo Fotografico Progetto Immagine, l’organizzazione no-profit che sostiene il Festival della Fotografia Etica. Alberto è il direttore dell’evento e l’ideatore del Festival Itinerante, una raccolta di mostre prodotte a Lodi che viaggiano attraverso l’Italia e l’Europa. Lavora anche come curatore di mostre, revisore di portfolio, membro di giuria in concorsi internazionali e come fotografo di reportage per organizzazioni no-profit sviluppando progetti nel campo della comunicazione fotografica, multimediale e della fotografia collaborativa. Organizza inoltre corsi e workshop.

Aldo MendichiAldo Mendichi
Aldo Mendichi
Aldo MendichiPresidente del Gruppo Fotografico Progetto Immagine

Aldo Mendichi comincia ad appassionarsi alla fotografia nel 2004, quando sin da subito si interessa alla fotografia di reportage sociale. Dopo aver frequentato diversi corsi a vari livelli, nel 2007 con Alberto Prina inizia un progetto di documentazione della situazione nord-irlandese.

È uno dei coordinatori del Festival della Fotografia Etica dal 2010 insieme ad Alberto Prina. È stato membro della giuria del World Report Award dal 2011 al 2021, premio assegnato nell’ambito del Festival. Nel mese di aprile 2016 ha fatto parte a Mosca della giuria internazionale del Premio Stenin.

Fa parte della redazione della rivista di reportage online Ludesan Life (www.ludesanlife.it), testata che racconta storie della provincia lodigiana, ideata dal Gruppo Fotografico Progetto Immagine.

Leggi tutte le domande frequenti

Scopri di più

Partecipa al concorso World Report Award

Scopri di più

Leggi il regolamento completo del concorso

Scopri di più