Qualche anno fa Robin Schwartz ha fatto visita a Mikayla, la fondatrice di Save a Fox, un rifugio per animali in Minnesota, dove le volpi che vengono scartate dagli allevamenti di pellicce e gli animali esotici abbandonati, trovano una nuova casa.
Questi animali non sono selvatici e per questo motivo non possono essere liberati in natura perché non hanno le capacità per sopravvivere in autonomia.
Foto di © Robin Shwartz
Robin Schwartz è una fotografa americana nota per i suoi ritratti che esplorano le relazioni che si creano tra diverse specie. Nelle sue immagini, Amelia, sua figlia, è spesso in posa con un’ampia varietà di animali, dalle renne ai canguri. Essere figlia unica e avere un figlio unico ha portato la fotografa verso un mondo “quasi immaginario” che ha influenzato la sua vita e il suo lavoro. Le sue immagini sono “prove dei mondi inventati che esploriamo e delle favole che mettiamo in scena”.
È stata insignita con una Guggenheim Fellowship nel 2016 con fotografie nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art, Museum of Modern Art, Smithsonian American Art Museum, San Francisco Museum of Art, Brooklyn Museum, Bibliothéque Nationale, in Francia, National Museum of Photography, Film and Television, in Inghilterra, Museum Folkwang, in Germania. Il suo lavoro ha ricevuto diversi riconoscimenti ed è stato pubblicato in libri, riviste e quotidiani come il New York Times Magazine, Time Magazine LIGHTBOX, The New Yorker, Oprah, NPR, Fader, Slate, Stern, Telegraph UK e Guardian UK, tra gli altri. Schwartz è professoressa di fotografia alla William Paterson University del New Jersey e ha insegnato all’International Center for Photography di New York City.
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