Ai piedi delle colline dolcemente ondulate di Loretto, un paesino nel Kentucky, l’undicenne Zoey Allen monta a pelo il suo cavallo tra i campi di grano e soia, mentre suo nonno Jackie “Jackrabbit” Allen, a torso nudo e con la pelle scura, abbronzata dal sole, cammina scrutando tra le file di fieno appena tagliato.
I 260 acri che coltiva sono stati a sua volta ereditati dal nonno che vi aveva avviato un’attività. Il mondo agricolo è l’unica realtà che Jackie abbia mai conosciuto. I segni sul viso e sulle mani sono testimonianza inconfutabile del suo duro lavoro. In piedi vicino a lui, sua nipote, Zoey, trasuda la stessa grinta.
La famiglia Allen rappresenta il meglio che le aziende agricole americane hanno da offrire. Sono la sintesi perfetta del sapere e delle competenze, tramandate di generazione in generazione. Per secoli, il mondo ha beneficiato della loro tradizione e del loro rapporto intimo con la terra, ma di fronte all’inarrestabile espansione dell’agricoltura industrializzata, il modello generazionale di azienda sta mutando. Le medie imprese agricole tradizionali sono vicine al fallimento in America, spazzate via da un’economia agricola fiorente ma spietata, che favorisce gli estremi. Le aziende rimaste si trovano sul bordo di un abisso sempre più ampio, nel quale sono finite più di 4 milioni di imprese agricole dal 1948 ad oggi.
Copyright foto: © Bob Miller