Sette anni dopo il terremoto che ha ucciso più di 200.000 persone e tre mesi dopo il devastante Uragano Matthew, Haiti sembra nuovamente condannata alla tragedia.
Il colera, scoppiato per la prima volta sull’isola nel 2010, all’indomani del terremoto, ha ucciso ad oggi più di 10.000 persone, mentre sono centinaia di migliaia le persone che si sono ammalate, e ciò ha causato gravi problemi economici e sociali nel paese.
L’uragano Matthew ha fatto rivivere la paura di un’altra epidemia su larga scala. Tuttavia, grazie alla prevenzione e agli sforzi di sensibilizzazione ad opera di molte organizzazioni, innumerevoli morti sono state prevenute. Con gli adeguati trattamenti il colera non è fatale, ma coloro che sono stati infettati devono ricevere le cure necessarie il prima possibile. La consapevolezza delle regole di igiene di base è cruciale così come la decontaminazione delle abitazioni danneggiate dall’uragano.
L’organizzazione monitora la situazione dal dipartimento di Grande Anse nel sud-ovest del paese, una della aree più pesantemente colpite dall’uragano Matthew e più soggetta alla diffusione del colera.
Queste foto sono state scattate nel dicembre 2016.