Nel luglio 2021, quando l’ex primo ministro haitiano Jovenal Moise viene assassinato, il paese entra in una spirale di illegalità e brutale violenza tra bande, con migliaia di persone uccise e rapite, mentre per le strade imperversano furiosi scontri per il controllo del territorio. Secondo i dati delle Nazioni Unite, nel Paese si sono registrati circa 5000 omicidi nel 2023, più del doppio di quelli del 2022.
A Port au Prince si contano oltre 80 gang rivali: G-Pep, 5 Segond, 400 Mawozo, e la G9 Famiglia e Alleati, probabilmente la più potente di tutte. La G9 è una federazione di nove bande armate guidate dall’ex ufficiale della polizia haitiana Jimmy “Barbeque” Cherizier, la prima persona di Haiti ad essere sanzionata dalla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.
A fine febbraio 2024, nel violento processo di richiesta di dimissioni del primo ministro Ariel Henry, Cherizier si è assunto la responsabilità dei mortali attacchi coordinati contro le prigioni, le stazioni di polizia e gli edifici governativi, che hanno causato la chiusura dell’aeroporto e furiose battaglie di strada contro la polizia nel centro della città.
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