Per gli ultimi tredici anni, Terra Fondriest ha fatto prevalentemente la mamma. Nel 2011, con la nascita del suo primo figlio, ha lasciato la sua precedente carriera piena di avventure: Viaggiava infatti per gli Stati Uniti lavorando come vigile del fuoco ‘hotshot’, si occupava di cavalli nel Bob Marshall Wilderness in Montana e mappava sentieri per il Servizio Parchi Nazionali nel Buffalo National River, descrivendone le caratteristiche. Quando è diventata una mamma-casalinga nella sua casa in cima a una collina immersa nei boschi dell’ altopiano dell’Ozark in Arkansas, si è resa conto che i lavori che aveva svolto in passato si conciliavano poco con il ruolo di madre.
Mentre cambiava pannolini, coltivava un orto, allevava polli, tagliava legna ed esplorava colline e valli con i bambini al seguito, Terra ha deciso di dedicarsi maggiormente alla fotografia, non solo per documentare la nascita del suo primo figlio e la famiglia che si allargava, ma anche per comprendere meglio la sua nuova vita. Questo sbocco creativo ha acceso la sua passione per il racconto visivo, che nel tempo si è trasformata in un progetto personale a lungo termine. Terra non solo documenta la sua famiglia, ma anche la vita quotidiana degli altri membri della sua piccola comunità, tessendo un mosaico collettivo della vita contemporanea negli Ozarks.
Nel 2004, Terra ha conseguito una laurea in Risorse Naturali presso l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign e, nel 2011, un diploma post-laurea in mappatura GIS presso la Penn State, mentre lavorava per Buffalo River. La sua formazione fotografica è iniziata come autodidatta, partecipando attivamente alla comunità National Geographic Your Shot, e si è sviluppata con esperienze come il Missouri Photo Workshop nel 2017, una mentorship di Women Photograph nel 2018-2019, e continua ancora oggi con altri mentori e workshop e con lo studio individuale. Nel 2018 è diventata membro dell’illustre Women Photograph e, dal 2019, ha iniziato a lavorare come freelance per clienti come The New York Times, The Nature Conservancy, The Washington Post, Vogue, National Audubon Society, The Bitter Southerner, Bloomberg, Insider, Medium e molti altri.