SPAZIO LE VITE DEGLI ALTRIErika Pezzoli
Artemide

Carola è la prima donna della sua famiglia ad avere la licenza di caccia ed è una della pochissime cacciatrici della Valle d’Aosta: solo il 2% dei cacciatori infatti è rappresentato da donne. Oggi la caccia è profondamente cambiata rispetto al passato: in Valle d’Aosta si tratta di caccia di selezione, monitorata e gestita dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Risorse Naturali, dal Comitato per la Gestione Venatoria e dalle Guardie Forestali, a tutela della biodiversità. Per Carola la caccia è una delle possibili naturali chiusure del cerchio della vita, scegliendo di inserirsi come parte attiva della catena alimentare e accettando il suo ruolo di predatore: infatti ha scelto di consumare quasi unicamente la carne degli animali che caccia, ossia cervi, camosci e caprioli. Questa scelta, oltre ad avere un’etica precisa, ha anche un aspetto ecologico, riducendo drasticamente l’inquinamento causato dal consumo di carne. Per procurarsi sostenamento andando a caccia la conoscenza del territorio è fondamentale per la valutazione dei rischi sia nel momento dello sparo, ma anche nel recupero dell’animale e per valutare quale percorso scegliere. Gli errori potrebbero avere un prezzo altissimo, sia per la preda che per il cacciatore. La gestione di un animale una volta abbattuto prevede preparazione e conoscenze che derivano da studi e consigli tramandati di padre in figlio. Buone conoscenze significano minori sprechi e migliore preparazione di carne e pelli. Il ruolo di cacciatore per Carola è la posizione naturale dell’essere umano, legata ad abitudini, rituali precisi e alla ciclicità delle stagioni, così come succede per la vita nel bosco: anche l’Uomo è un animale e in quanto tale dipende anch’egli dalla natura.

Copyright foto: © Erika Pezzoli.

Erika Pezzoli (1995) si avvicina alla fotografia durante la scuola superiore, mentre studia come perito meccanico. Nel 2014 sceglie di iscriversi al corso di fotografia presso lo IED di Milano, studi che conclude con il massimo dei voti e che prosegue presso FPschool di Milano seguendo il corso di fotogiornalismo. Tra il 2018 e il 2019 viaggia in tutta Italia con il progetto “Fuoriluogo” con l’obiettivo di raccontare le sue coetanee in una serie di ritratti. Questo progetto le vale l’Honorable Mention al Julia Margaret Cameron Award e viene esposto a Barcellona. A febbraio 2020 partecipa al concorso di Artepassante “Indifesa – Arte e cultura contro la violenza di genere” ed espone alla Fabbrica del Vapore di Milano con il progetto “Accettarsi. 2020”. Il suo lavoro focalizza l’attenzione su storie che raccontino un punto di vista inusuale rispetto alle tematiche trattate, alla ricerca costante di nuove riflessioni.

erikapezzoli.com

Lodi, Palazzo Modignani – via XX Settembre, 29

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