L’allargamento a est della Comunità Europea ha contribuito a generare dinamiche geopolitiche che hanno reso instabile il territorio dell’Europa orientale. Vecchi regimi e nuove democrazie diffidano e al contempo sono fatalmente attratti da un occidente a cui vorrebbero assomigliare. I quarant’anni passati all’ombra della Russia Sovietica hanno però lasciato il loro segno sulla vita quotidiana, sulle case, le vie, i vestiti, sui comportamenti personali: se il socialismo reale è morto il suo stile non è scomparso e riemerge in nuove forme di assolutismo.
Viaggiare in questi luoghi significa attraversare un confine che è geografico ma anche temporale, varcato il quale si torna verso un passato dimenticato di paesi remoti, città grandi dai nomi quasi sconosciuti, cancellati dalla memoria della gente in quanto al di là di una famigerata cortina.
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