Lontano dalla nostra attenzione, anno dopo anno la crisi climatica sta colpendo duramente in Africa, ne sta cambiando le prospettive, aggravando la fame e l’insicurezza, sta modificando la psicologia e la percezione del mondo da parte dei suoi abitanti. Il presente è fragile, il futuro fa paura: è questa la storia che ci raccontano le foto di Africa Blues.
Copyright foto: © Giulia Piermartiri e Edoardo Delille per WeWorld
Da oltre 50 anni WeWorld lavora per garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 26 Paesi nel mondo, compresa l’Italia. I progetti portano al centro chiunque sia ai margini, geografici e sociali, promuovendone lo sviluppo umano ed economico, perché possa diventare protagonista del proprio cambiamento.
Giulia Piermartiri è una fotografa italiana che si concentra sulla fotografia documentaria e il suo lavoro è stato pubblicato su diverse testate nazionali e internazionali. Il suo interesse principale è l’evoluzione umana, la reazione dell’uomo al cospetto della natura e della politica.
Tra i suoi primi lavori, una serie di progetti fotografici negli Stati Uniti, lungo il confine con il Messico. Prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, ha ritratto i Latinos for Trump, ‘Los Trumpistas’, immigrati di prima e seconda generazione che avevano conquistato il ‘sogno americano’. Spostandosi poi da San Diego, California, a Brownsville, Texas, ha creato ‘Hillary-ous’, una collezione di nature morte che ritraggono gadget politici a favore di Trump trovati nelle stazioni di servizio. Infine, è arrivata nel deserto dell’Arizona al confine con Nogales, Messico dove, in ‘Far South’, ha documentato due lati della stessa medaglia: i gruppi di paramilitari che scacciavano i messicani dal confine, e quelli di volontari che portavano acqua ai messicani bloccati nel mezzo, rappresentando così perfettamente il divario tra gli americani.
Ora il suo lavoro si concentra sul cambiamento climatico e su come le comunità reagiranno alla metamorfosi del Pianeta. Dal 2019 sta lavorando a ‘Atlas of the New World’, un progetto a lungo termine su diversi continenti per capire come la mappa del mondo sarà alterata dai cambiamenti climatici e, a loro volta, come le popolazioni dovranno adattarsi ad una nuova vita.
Edoardo Delille è un fotografo e videografo italiano che lavora nel campo della fotografia di ritratto e documentaristica. Ha scelto la fotografia dopo aver scoperto che la facoltà di giurisprudenza non faceva per lui e ha studiato fotografia alla Fondazione Marangoni.
I suoi primi incarichi sono stati nel campo della moda e della pubblicità e successivamente su ritratti per poi cimentarsi su video e cortometraggi. Nel corso degli anni ha sviluppato un approccio personale all’uso della luce e il suo lavoro si è spesso focalizzato sul tema dei “confini” sia fisici che umani. Dal 2019, insieme a Giulia Piermartiri, lavora a un progetto a lungo termine sui cambiamenti climatici nel mondo.
Collabora anche con aziende come Enel, Camera di Commercio di Milano, Treccani, Camargue, Consorzio Chianti, Zenato, Ornellaia, Donati Holding e Google.
Il suo lavoro è stato pubblicato su diversi media tra cui Sunday Times Magazine, Newsweek, National Geographic Video, Die Zeit, The Guardian, Stern Magazine, Internazionale, Wired, Le Monde, Geo France, Marie Claire, D La Repubblica, Io Donna Magazin , ed esposto in gallerie e festival in tutto il mondo. È membro del collettivo di fotografi Riverboom.
Lodi