DOMENICA 29 OTTOBRE | “La speranza nel mediterraneo? due reporter a confronto” ArtPhotò dialoga con Francesco Zizola e Domenico Quirico
15.30 – Biblioteca Laudense di Lodi, Sala Granata, Via Solferino, 72
Due reporter che con strumenti diversi, uno la macchina fotografica e l’altro la penna, hanno vissuto un’ esperienza simile sui barconi che attraversano il Meditterraneo. Una delle tante esperienze che li accomuna per la tenacia, la curiosità e la voglia di capire. È stata un’abbagliante rivelazione: la speranza.Quirico è stato 22 ore in mare, gomito a gomito con 113 ragazzi tunisini stipati in una barca di 10 metri. Tutto per raccontare, «nella maniera più onesta possibile», l’odissea di questi giovani. Così scrive: “Il tuo e quello dei tuoi compagni non è stato il mio viaggio; perché portavate con voi qualcosa che io non avevo, qualcosa di impalpabile e prezioso, la speranza che rende leggeri e cancella la paura e qualche volta oscura anche la ragione”. Nell’agosto 2015 Francesco Zizola ha passato tre settimane a bordo della Bourbon Argos, la nave che Medici Senza Frontiere ha buttato nel Mediterraneo come un grande salvagente. La missione Search and Rescue prevede di solcare le acque cercando di avvistare barconi: canotti, pescherecci, qualsiasi cosa galleggi ancora, con sopra gente stremata da salvare. Sembrava non esaurirsi mai «il flusso delle persone che cercavano di aggrapparsi ad ogni appiglio pur di salire a bordo».«Ma è stato altrettanto intenso e dilatato il tempo nei lunghi momenti di attesa delle chiamate di emergenza o delle segnalazioni, quello sospeso che prelude al salvataggio, al mistero dell’incontro con il destino di migliaia di esistenze in cerca della terra promessa, della salvezza dalla miseria, o dalle persecuzioni, o dalle bombe».
In un tempo così difficile ha ancora significato sperare?