Sei anni fa, Sarah perde suo fratello improvvisamente in seguito ad un attacco cardiaco. Il suo mondo va in pezzi, cambiando da un momento all’altro. Da quel giorno in poi, il dolore l’ha sempre accompagnata. D’altra parte però, la scomparsa del fratello le ha dato l’opportunità di percepire la vita in modo diverso. Le ha insegnato a vivere senza paura, e ad accettare quello che le riserva.
Durante il funerale, un piccolo pettirosso volava attorno alla famiglia, e da allora gli uccellini le riportano alla memoria suo fratello.
Questo racconto si divide tra il Paese in cui ha scelto di vivere, l’Argentina, e quello di origine, la Germania, annullando le distanze, muovendosi tra il tempo, le stagioni, le nazioni e lo spazio. Come parte di un fragile ecosistema, la natura diventa la connessione. Dopo tre gravidanze che si sono interrotte prematuramente, quella del secondo figlio è accompagnata da dubbi e paure, ma Sarah impara ad ascoltare il suo corpo, e ad avere fiducia nel fatto che andrà tutto bene. Il suo secondo figlio nasce in Germania in una notte di luna piena durante un temporale, seguito da un’enorme alluvione. Il periodo del post-parto si accompagna ad immensa gioia, ma anche isolamento e tristezza, sentimenti che si intervallano repentinamente. Si cerca di trovare un nuovo posto nel mondo, si cerca la propria rinascita.
Copyright foto: © Sarah Pabst