XV Edizione del Festival della Fotografia Etica! Acquista il tuo biglietto ✨
Anche quest’anno abbiamo realizzato, in collaborazione con la casa editrice emuse, il catalogo dell’edizione 2024. Puoi acquistare i cataloghi delle edizioni precedenti a questo link.
Si tratta di una collezione esclusiva, a tiratura limitata, in italiano e inglese. Un cofanetto contenente le storie impattanti che sono state protagoniste delle nostre foto simbolo. Perfetto per il tuo coffee table in soggiorno!
Dal fiume al mare si snoda attraverso una serie di considerazioni e pensieri del poeta sulla condizione umana a partire da quanto avviene nella Striscia di Gaza. Un genocidio cui assiste e assistiamo da lontano e che, nonostante l’immediatezza delle immagini, è spesso difficile da raccontare. Nel senso di vuoto che ne deriva, Abu Hawwash si interroga trovando nel testo poetico una possibilità, di fronte a questa perdita di senso.
L’oscuro passato di un’Italia coloniale raggiunge il presente attraverso le generazioni. Le storie private di due famiglie catapultano il lettore in una Storia che, come ogni altra epoca che l’ha preceduta e che seguirà, si consuma sul corpo delle donne, mentre nessuno guarda.
Le immagini di Giorgio Dellacasa si iscrivono a pieno titolo nella street photography. I brevi testi autografi che corredano il libro lo trasformano idealmente in una sorta di taccuino illustrato e ci consentono di entrare in maniera non invasiva negli ambienti nevralgici e periferici della capitale.
Questo libro è il diario di viaggio in un “altrove” che non si visita, che non compare nelle guide turistiche, che si fa segno concreto e simbolo di un’aberrazione, dal punto di vista estetico e sociale. Un viaggio volto alla costruzione di una mappa alternativa che ci obbliga a guardarle queste opere, a renderci conto dell’assurdità che rappresentano.
Un volume che traccia la storia della sorveglianza nelle sue tappe fondamentali e, parallelamente, analizza la risposta degli artisti che con le loro opere esercitano una sorta di controffensiva e ci suggeriscono alternative per riconquistare spazi di libertà.
Un lavoro fotografico che affronta le conseguenze della guerra americana in Vietnam quarantacinque anni dopo la fine del conflitto armato.
La storia di venti fotografe nate nel Novecento. L’album che ne risulta, composto da biografie e fotografie appassionanti, diventa sintesi di affinità elettive e racconto di vite colme di amori, frustrazioni, successi e fallimenti, di donne che hanno segnato profondamente il mondo della fotografia.
22 storie di protesta, raccontate attraverso le immagini di 22 fotograf* che, animat* da passione, giustizia e speranza, hanno fatto luce sulle oscurità dello sfruttamento, della repressione e della violenza, e contribuito a dare visibilità al potere trasformativo dei movimenti di resistenza collettiva.
A cura della Fondazione World Press Photo, il catalogo della nuova edizione del più famoso premio internazionale di fotogiornalismo.
Generazione dopo generazione, l’acqua ha rappresentato una risorsa che ha consentito il sostentamento e lo sviluppo di un’area tra le più produttive e fertili d’Europa. Elegia lodigiana è un lavoro che nasce da una ricerca minuziosa nella realtà lodigiana, in punta di piedi, nelle vite e nelle storie di coloro che popolano questo spazio e che hanno rafforzato il proprio legame con questa terra. Ci regala un affresco permeato da una luce nitida, precisa ma sospesa, in un continuo rimando tra passato, presente e futuro.
Almost Europe è un viaggio alla ricerca dell’Europa lungo la “cortina blu” dell’UE, un racconto per immagini della vita quotidiana europea, esposto al Festival nello Spazio Europa. Edito da POSTCART Edizioni, il libro contiene testi di Mario Dondero e Sergio Romano e costituisce il primo capitolo della Trilogia europea, che include i successivi volumi Still Europe e Europa Texas.
Un viaggio nei confini dell’Europa, che inizia in Europa e finisce in Europa, mirando al suo cuore e ai suoi fondamenti. Still Europe è il secondo capitolo della Trilogia europea, iniziata con Almost Europe e conclusa con il terzo capitolo Europa Texas.
L’identità europea è stato il focus dei primi due libri pubblicati da Postcart con Luca Nizzoli Toetti. In Europa Texas troviamo un racconto fotografico e letterario, storico e contemporaneo ambientato in nostalgiche Roma, Londra, Atene. In Texas.
In questi anni, le navi delle Ong che soccorrono i migranti sono state al centro di polemiche e narrazioni ostili. Ma pochi conoscono quello che succede davvero a bordo. Caterina Bonvicini e il fotoreporter Valerio Nicolosi sulle navi umanitarie ci sono saliti, navigando per settimane e settimane, gomito a gomito con l’equipaggio. In queste pagine ci raccontano, con parole e immagini, le storie di chi ha deciso di inventarsi un’altra Storia, diversa da quella che ci vuole tutti cinici e indifferenti. Soccorritrici e soccorritori, spesso giovanissimi, che hanno scelto di trovare la propria ragione di vita in un mare sterminato.
La sera del 13 gennaio 2012 la Costa Concordia, con 4229 persone a bordo, colpisce un basso fondale davanti all’Isola del Giglio. Tre ore dopo la nave da crociera è adagiata su un lato a pochi metri dalla costa: è il più grande transatlantico mai naufragato al mondo e la tragedia porta con sé 32 vite. A dieci anni dal naufragio, la Costa Concordia non esiste più. Simbolo di un dramma, il relitto è stato raddrizzato, smantellato e in gran parte riciclato: migliaia di tonnellate di acciaio oggi si trovano nelle fondamenta di ponti e palazzi italiani.
Come due nuovi Bouvard e Pécuchet in cerca d’improbabili risposte per un mondo troppo complesso, gli autori dialogano sul legame tra il nostro destino più intimo e quello delle fotografie; abbandonando ogni nostalgia, fantasticano di una fotografia nuova, che torni a essere premessa di solidarietà e protezione contro l’insensatezza di vivere. Qualcosa per cui riaprire gli occhi.
Nomadelfia è stata fondata nel 1948 nell’ex campo di concentramento di Fossoli, in Emilia Romagna, da don Zeno Saltini con l’obiettivo di dare una famiglia ai bambini abbandonati. Dopo diverse vicissitudini il piccolo popolo che la compone si è stabilizzato vicino a Grosseto, vive in comunità, segue il Vangelo ed è dedito all’accoglienza.
Le foto raccolte in questo libro sono state realizzate nell’arco degli anni 2013 e 2014 grazie alla collaborazione ed al rapporto di amicizia instaurato con diverse famiglie rom residenti in due campi nell’area nord di Napoli. Gli insediamenti, poco distanti l’uno dall’altro contavano al tempo circa mille presenze, soprattutto Serbi e Macedoni arrivati in Italia nell’arco di diverse ondate migratorie dalla penisola balcanica.
Dalla viva voce del suo protagonista, il libro ripercorre le tappe di un cammino, ad un tempo umano e professionale. Dai primi passi a Torino come cineoperatore, alle tante guerriglie centro e sudamericane degli anni ’80, lavora continuamente per l’editoria internazionale, dal Medio Oriente alla guerra nei Balcani, ai progetti a lungo termine su cui continua a lavorare, lo sguardo di Saglietti non è mai né distaccato né unicamente documentativo. Le sue immagini in bianco e nero sono attraversate da un’empatia e da un grande rispetto nei confronti dei soggetti ritratti. Sorretto da un forte senso etico — anche quando il suo cammino ha incontrato le realtà più violente ed efferate — nella sua fotografia non manca mai quell’attimo di umanità che nella sua visione deve sempre accompagnare il destino dell’uomo.