Una grande discarica che si trasforma in un campo da calcio
Austin Ajowi, noto anche come “Baba Yao”, che significa “il padre di tutti”, è un allenatore di calcio keniota di Mathare, una delle più grandi baraccopoli di Nairobi e dell’Africa. Quando un infortunio al ginocchio ha compromesso la sua carriera da portiere, ha iniziato a ripulire montagne di spazzatura in una discarica nella sua comunità. Ogni notte gli abitanti dei quartieri vicini venivano a gettare i loro rifiuti e Austin doveva ricominciare da capo ogni volta. Lui però non si è arreso e, con l’aiuto dei ragazzi del posto e del governo della contea, ha sgomberato completamente quest’area, piano piano, conquistando centimetro dopo centimetro, metro dopo metro, e avvicinandosi ogni giorno di più al suo obiettivo: costruire un campo da gioco per i bambini della sua comunità, che oggi si chiama “Austin Grounds”.
Austin è diventato un allenatore noto per aver scoperto talenti tra le ragazze che giocano a calcio, lavorando per l’empowerment delle donne e per l’uguaglianza di genere. Alcune giocatrici che ha allenato alla fine sono entrate nella squadra nazionale del Kenya diventando grandi campionesse. Ha cercato di coinvolgere sempre più bambini nelle sue attività, lavorando anche con ragazzini con disabilità e cercando inoltre di sostenere le fasce più deboli della comunità come gli alcolisti, i senzatetto e chiunque avesse bisogno di aiuto nel quartiere. È anche co-fondatore di due scuole con sede a Mathare: la Valley View Academy e il Destiny Junior Education Centre, dove sono iscritti rispettivamente 700 e 300 studenti.
Il quartiere è fortemente colpito dal commercio di una bevanda alcolica illegale prodotta localmente chiamata chang’aa, che è spesso adulterata con sostanze chimiche altamente tossiche che vengono aggiunte per renderla più forte. Molto popolare nelle baraccopoli del Kenya, è una delle principali cause di morte nell’area. Viene prodotta lungo le rive dei fiumi.
Austin Ajowi continua a lavorare in collaborazione con Fútbol Más realizzando programmi sociali attraverso il gioco del calcio, promuovendo e sviluppando la resilienza nei bambini e negli adulti che vivono in comunità svantaggiate. Ogni giorno si lega i suoi rasta ed esce in strada. Dozzine di bambini gli si aggrappano al collo. La stessa scena ogni giorno. A 44 anni, Austin Ajowi continua a fare ciò che ama e che lo appassiona. Qualcosa che ha rivoluzionato un villaggio e che potrebbe ispirare la sceneggiatura di un film. Questi bambini fanno parte della sua famiglia e in loro si rivede. La gente lo ama e questo è il motivo per cui tutti vogliono svegliarsi e andare nel posto che li rende felici, nel posto che insegna loro valori e competenze per la vita. Ecco perché tutti lo chiamano Baba Yao, “il padre di tutti”. Ecco perché tutti vogliono essere in quel luogo magico. Tutti vogliono giocare sul campo da gioco di Austin.