“The Scars” è un resoconto di quella che oggi è conosciuta come la più grande protesta antigovernativa nella storia della Bielorussia. Le massicce manifestazioni sono iniziate nell’agosto 2020 e hanno lasciato segni profondi nella società bielorussa. L’apparato statale e il presidente Alexander Lukashenko, in carica da 26 anni, hanno risposto con estrema brutalità alla resistenza bielorussa. Le proteste contro il regime di Lukashenko sono diventate particolarmente violente nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2020, quando sono stati annunciati i risultati delle elezioni preliminari che vedevano Lukashenko in testa con un’enorme maggioranza di voti. Le cicatrici lasciate da questi eventi, che sono poi il tema di questa storia, variano in termini di portata e forme. Ci sono cicatrici fisiche: lividi, abrasioni, fratture. Ma ci sono anche cicatrici psicologiche: i traumi. Ciò che sta accadendo in Bielorussia lascerà profonde cicatrici nel tessuto sociale del paese, dove già si intravede la divisione in due stati bielorussi, che sta emergendo con forza. I protagonisti di queste immagini sono i manifestanti che vengono presi a botte dal regime, famiglie i cui parenti sono stati torturati dai servizi di sicurezza o semplici cittadini che si oppongono alla violenza e chiedono libertà. Dall’altra parte soldati ancora adolescenti, trascinati nel bel mezzo di un conflitto che non vogliono combattere.
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