Quando la malattia riduce i giorni di vita, le cure palliative cercano attraverso i loro medici, infermieri, psicologi, operatori sanitari e volontari di dare vita ai giorni.
Il progetto Vita ai giorni nasce a partire dal ruolo attivo che l’Associazione Pallium di Lodi, insieme all’Associazione Il Samaritano di Codogno, svolge da anni a sostegno di pazienti e familiari che necessitano di assistenza all’interno di un percorso di fine vita. In questi anni i loro operatori sanitari e volontari sono stati al fianco di oltre 5.000 famiglie del lodigiano assistendo migliaia di uomini e donne, di anziani e di giovani nell’ultima fase della loro vita, garantendo la dignità e il rispetto della persona.
Il progetto vuole sensibilizzare, attraverso un racconto fatto di immagini e testimonianze, al tema complesso delle cure palliative, purtroppo ancora poco conosciute. La parola “palliativo” deriva dal latino “pallium”, che significa mantello, protezione. L’aggettivo identifica quindi un sistema di cure che come un mantello avvolgono, proteggono e si prendono cura del malato e della sua famiglia. Ci si riferisce pertanto a quell’insieme di trattamenti non solo farmacologici, ma multidisciplinari, come il supporto psicologico e sociale, quello spirituale, così come le terapie complementari, il cui fine non è guarire, ma alleviare la sofferenza del paziente e valorizzare il più possibile la qualità dei suoi ultimi giorni di vita, cercando appunto di dare vita ai giorni.
Operatori sanitari e volontari delle associazioni che operano sul territorio sono entrati insieme ai fotografi dell’agenzia PhotoAid nell’Hospice di Casalpusterlengo e nelle case private dei pazienti che ricevono assistenza domiciliare per raccontare e testimoniare non solo il dolore, la sofferenza e le paure, ma anche la dignità, il coraggio e le risorse inaspettate che possono emergere anche nell’ultimo pezzo di una storia familiare.
Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Banca Popolare di Lodi.