Le divisioni che caratterizzano la politica americana non sono affatto una novità, ma sono emerse prepotentemente quando una serie di proteste violente ha caratterizzato i dodici mesi passati, un periodo tra i più turbolenti nella storia della nazione.
Milizie di destra che protestano contro il lockdown con i loro fucili d’assalto carichi, attivisti del movimento Black Lives Matter che invadono le strade dopo la morte di George Floyd e infine sostenitori di Trump che assaltano il Campidoglio degli Stati Uniti dopo la sconfitta elettorale del presidente.
Le cause che hanno portato a tutto questo potrebbero essere diverse, ma la rabbia e il senso di ingiustizia si sono alimentate ogni volta con la stessa intensità.
Anche se il diritto di portare un’arma è sancito dalla Costituzione, nell’aprile 2020 le scene di uomini armati di fucili d’assalto che urlano di fronte agli agenti di polizia di guardia al palazzo governativo dello Stato del Michigan restano qualcosa di scioccante da vedere. La governatrice dello Stato, Gretchen Whitmer, sarebbe diventata, da lì a poco, il bersaglio di un complotto, poi fallito, orchestrato da estremisti di destra, che aveva l’obiettivo di rapirla per vendicare le misure di restrizione imposte.
Le limitazioni nell’organizzazione di manifestazioni pubbliche non sono riuscite a dissuadere milioni di persone che sono scese in strada durante l’estate 2020 dopo l’uccisione di George Floyd, un afro-americano di 46 anni, morto per asfissia nella città di Minneapolis, ucciso da un ufficiale di polizia bianco premendogli un ginocchio sul collo. Alcune delle proteste più drammatiche si sono verificate a Washington D.C. il 1 giugno 2020, quando la polizia ha disperso una folla pacifica utilizzando spray al peperoncino e gas lacrimogeni, mentre il presidente Donald Trump si dirigeva verso una chiesa vicina.
La polizia si è trovata, invece, in inferiorità numerica all’altra estremità di Constitution Avenue il 6 gennaio 2021, quando i sostenitori di Trump hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti, subito dopo aver partecipato a una manifestazione in cui il presidente uscente ha dichiarato alla folla che Joe Biden gli avrebbe “rubato” il potere durante le elezioni presidenziali di novembre.
Questa mostra rappresenta un’opportunità per farci comprendere quanto fragile possa essere la democrazia.