Forse vi state chiedendo perché non rinunciare al Festival quest’anno, dopo tutto quello che è successo negli ultimi mesi, e siamo sinceri, è una domanda che anche noi ci siamo posti. Mentre cercavamo tra noi e dentro di noi le risposte, abbiamo scoperto che i motivi per cui esserci anche in questo 2020 sono profondi.
Vogliamo esserci perché la cultura è un valore in cui crediamo fermamente: proprio nei mesi di lock down, quando eravamo chiusi nelle nostre case pieni di dubbi e domande, la cultura ci ha aiutato a comprendere, regalandoci attimi di respiro; non vogliamo smettere oggi di dedicarle spazio, tempo ed energie, soprattutto in questo momento in cui fatica a ripartire.
Vogliamo esserci perché da dieci anni abbiamo iniziato un dialogo con voi, volontari e visitatori; non vogliamo che questo dialogo si fermi se c’è la possibilità di proseguire tutelando la salute di tutti e tutte.
Vogliamo esserci perché il festival è da sempre un’occasione per la città, per i commercianti e per i ristoratori, e riteniamo in qualche modo una responsabilità sociale quella di non mancare a questo appuntamento impegnandoci a garantire che il tutto si svolga in sicurezza.
Sarà un festival diverso e sarà un impegno ancora più grande organizzarlo, per questo abbiamo bisogno di persone che condividano non solo la passione per la fotografia o l’interesse per un evento di portata internazionale, ma anche e soprattutto, le ragioni che ci muovono quest’anno.
Parleremo ancora di fotografia, e lo faremo insieme. Per noi, per voi, per essere parte attiva della ricostruzione.
Non è nostra intenzione fingere che nulla sia successo, ma ci prendiamo l’impegno di affrontarlo con entusiasmo e responsabilità.