L’origine dei club dei tiratori in Germania risale alle milizie della difesa civile durante il Medioevo. Il loro motto “Glaube, Sitte, Heimat” (Fede, tradizioni e patria) è tuttora scritto sulle loro bandiere.

Ogni anno organizzano la “Schützenfest”, un festival annuale che dura tre giorni e comprende una processione religiosa, marce che attraversano il villaggio, consegna di onorificenze e danze.

Il momento culminante di ogni festival è la gara di tiro per colpire un uccello di legno, con lo scopo di eleggere il re dell’edizione annuale della manifestazione. Salvo alcune eccezioni, la maggior parte di questi club e confraternite hanno regole severe, non consentono alle donne di farne parte e sono portatori di valori cristiani conservatori. I piccoli villaggi in Germania hanno un forte senso di comunità e un profondo attaccamento al territorio, che derivano dalla tradizione e dalle usanze regionali.

Crescere in uno di questi piccoli villaggi e visitare i festival dei tiratori locali sin dall’infanzia ha portato il fotografo a riflettere sulle sue esperienze personali all’interno di questa tradizione. Dal 2015 in poi, ha visitato 31 festival al fine di indagare l’attaccamento alle tradizioni ed esaminare il carattere quasi teatrale dell’evento.

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