Silvia Amodio, giornalista, fotografa e documentarista, è da anni impegnata in ambito sociale, tra i suoi lavori più interessanti ricordiamo quello sulla pedofilia clericale, sull’Aids in Sud Africa, sulla malnutrizione in Burkina Faso, sui bambini lavoratori in Perù, sulle malattie genetiche rare.
Parallelamente all’impegno sociale, l’autrice da molti anni, porta avanti una ricerca di carattere zooantropologico che indaga la relazione tra l’uomo e gli animali e che ha origine con una tesi di laurea svolta alle isole Hawaii sulle competenze linguistiche dei delfini.
ll lavoro che la fotografa presenta al Festival di Lodi è una sintesi di una lunga collaborazione con Coop Lombardia che racconta, attraverso una raccolta di fotografie, il forte legame tra le persone e i propri pets. Gli animali negli ultimi 15 anni hanno conquistato sempre più spazio nella società umana, entrando a far parte a tutti gli effetti della famiglia.
Il progetto fotografico è inserito nella campagna “Alimenta l’Amore”, attiva dal 2014, che consiste in una raccolta permanente di cibo che viene distribuito agli animali in difficoltà nei punti vendita della regione, in collaborazione con i comuni. Un impegno concreto che diventa l’occasione, attraverso mostre e convegni, per promuovere e aprire riflessioni di carattere interdisciplinare su una corretta relazione tra uomo e natura. Hanno dato il loro contributo studiosi e intellettuali tra i quali Elio Fiorucci, Moni Ovadia, Maria Rita Parsi, Roberto Marchesini, Guido Guerzoni, oltre a rappresentanti dello spettacolo che si sono schierati, in collaborazione con Radio Monte Carlo, in una campagna contro gli abbandoni: Zucchero, Elio, Panariello, Scamarcio, Conti, Arisa, Renga, Pieraccioni e molti altri.
Da due anni viene realizzato un calendario dove le fotografie dell’autrice dialogano con i disegni del regista e animatore, Bruno Bozzetto. L’edizione 2019 è arricchita dai testi di Guido Guerzoni, docente della Bocconi (autore del saggio “Pets – come gli animali hanno invaso le nostre vite e i nostri cuori” ed. Feltrinelli).
Il titolo del lavoro, “Quasi fratelli” è adatto a descrivere una società che si trasforma e si arricchisce di nuove dimensioni affettive. “Quando uomini e animali uniscono le proprie esistenze, questo si trasforma in un rapporto familiare. È la famiglia contemporanea, che allarga la propria struttura sociale assumendo orgogliosamente una configurazione multispecie”, sottolinea Paola Fossati, garante per i diritti degli animali della città di Milano.