Questo progetto a lungo termine mira a dar vita a una rivoluzione a livello sociale all’interno della società americana. Mary Calvert è consapevole del fatto che questo cambiamento rappresenti un lungo processo e ancora oggi si domanda quando la situazione potrà effettivamente migliorare. Con l’intenzione di analizzare a fondo questa problematica, ha suddiviso il suo lavoro in tre capitoli.
Prima parte: le udienze
Un numero record di donne che entrano a far parte delle Forze armate statunitensi viene stuprato e violentato dai colleghi. Sono 14.000 i casi di stupri e violenze sessuali che si sono registrati nel 2016. Solo una vittima su sette ha denunciato la violenza subita e solo uno su dieci casi è stato portato in tribunale.
Durante le udienze presso il Senato e la Camera dei Rappresentanti, l’esercito è costretto a svolgere indagini sulla diffusione di stupri e violenze sessuali tra i ranghi, sul perché le vittime vengano ignorate e gli abusi vengano considerati una semplice violazione della condotta e non un reato perseguibile penalmente.
Seconda parte: le donne che sopravvivono
La maggior parte delle donne che supera il trauma di uno stupro all’interno dell’esercito è costretta a lasciare il servizio; molte altre sono costrette a mantenere la loro posizione e lavorare per i loro stupratori. Gli effetti del Military Sexual Trauma (MST), espressione utilizzata per indicare lo stupro, l’aggressione e la molestia sessuale in servizio includono la depressione, l’abuso di sostanze, la paranoia e l’isolamento. Le vittime trascorrono anni sprofondando nella vergogna e nella paura mentre il danno psicologico consuma silenziosamente le loro vite: in molti finiscono spesso per diventare tossicodipendenti e alcoliste, senzatetto o commettono suicidio.
Terza parte: donne senzatetto veterane di guerra
Le veterane di guerra sono il segmento di popolazione americana di senzatetto che cresce più rapidamente e la probabilità che finiscano per strada è quattro volte più alta rispetto a quella delle loro concittadine che non portano la divisa. Le donne che hanno superato il trauma da violenza sessuale all’interno dell’esercito sono la parte più nascosta della popolazione di senzatetto e incappano spesso in relazioni pericolose, vivono in auto o si accontentano di trascorrere la vita all’interno di motel usati come luogo di spaccio, per evitare a tutti costi i ricoveri o la strada.
Donne che hanno coraggiosamente servito il loro paese in Iraq e in Afghanistan hanno fatto ritorno a casa con problemi di salute come il MST e il disturbo post-traumatico da stress, ritrovando famiglie disunite, occupazioni che non ci sono più, un Dipartimento per i Veterani che non sa far fronte ai problemi e una nazione che favorisce la controparte maschile.
Le sfide che le veterane devono affrontare non sono facili da intraprendere, specialmente considerando il fatto che i programmi per veterani raramente sono in grado di soddisfare le necessità delle madri e che innumerevoli veterane senzatetto si trovano a crescere i figli da sole. Le donne sono costrette a lasciare i figli in custodia a membri della famiglia o amici quando sono chiamate alle armi e molte devono affrontare procedure di affido quando lo stress causato dal servizio militare finisce per distruggere le famiglie. Molte di queste donne si sono arruolate per superare situazioni difficili, ma quando terminano la loro carriera non sono in grado di gestire lo stress causato dalla disoccupazione e da un’economia debole. Inoltre, molti dei ricoveri per senzatetto non sono adibiti all’ospitalità di bambini e quelli che lo sono spesso non accettano figli maschi al di sopra dei dodici anni.
Mary, al fianco delle vittime, testimonia la loro lotta per ottenere giustizia e per scuotere le coscienze al fine di produrre un cambiamento.